Le carte

Le immagini del giocatore

Il segno grafico delle carte ha dovuto confrontarsi con una dimensione di scrittura estremamente sensibile, con parole che maturano l’espressione di un’anima percepita e ascoltata.

Ha cercato di aderire alla straordinarietà dei percorsi affrontati dal giocatore, muovendosi all'interno di una dimensione di ascolto e di dialogo con la sua vibrazione, la sua energia, concedendosi di essere guidato, condotto, ammaestrato.

E, ogni volta, l’immagine indotta conquista, assorbe, concentra il flusso della narrazione, produce l’incontro tra parola e segno grafico, concesso per essere offerto all’emozione, per essere condiviso.

I disegni posseggono imperfezioni, ingenuità compositive, sono disegni che, nel tempo, hanno modificato il loro carattere e sono disegni a volte molto diversi tra loro in termini illustrativi: vi sono immagini ermetiche, essenziali, in cui prevale il simbolismo, altre pongono maggiore attenzione al colore, alla composizione cromatica, altre ancora avvertono maggiormente la concretezza dell’oggetto evocato, altre un po’ ridondanti di segni...

Ma il giocatore offre le sue carte così come vogliono essere, a testimoniare di una interazione profonda tra il comporre creativo, sia esso narrativo o grafico e la capacità di riconoscere, accogliere e affermare una realtà non ordinaria.

È in questa affascinante complessità di esperienze che le carte del giocatore si muovono per raggiungere chi è interessato a conoscerle, per conquistare chi saprà avvicinarle e viverle con sensibilità, intelligenza e generosità.